REGNI E POTERE

Abbiamo ritenuto necessario affidarti il peso di questa responsabilità, poiché sei esempio di chi ha scelto l’umiltà, perché tu possa sorreggere umilmente gli umili e punire più severamente i caparbi .
Fu con queste parole che Innocenzo III sancì la missione di Raniero nei problemi incombenti in area iberica.


Qui il re di León, Alfonso IX, aveva deciso di sposare la principessa Berengaria, figlia del re Alfonso VIII di Castiglia, divorziando dalla moglie legittima, con lo scopo di rafforzare il legame fra i due regni, in un contesto politico e dinastico piuttosto caotico.
E a Raniero fu affidato l’incarico di intervenire direttamente con re Alfonso.

Nel X e XI secolo avvenne un cambio decisivo nel panorama europeo.

La Chiesa e nuove nazionalità stavano cercando di affermarsi e di creare qualcosa di ordinato e strutturato. Ogni tendenza a creare gruppi eccessivamente autonomi o identità particolari poteva compromettere o spezzare questi tentativi, religiosi e politici, di unificazione e di consolidamento.

Sotto il profilo dottrinale stavano maturando importanti certezze teologiche e dogmi fondamentali.

Clero e governanti manifestavano però gravi carenze e gravi difetti. Il clero secolare (preti e vescovi) era in genere grezzo, ignorante e spesso manifestava comportamenti scandalosi. Lo stesso papa Innocenzo III, all’apertura del Concilio Laterano IV, nel 1215, avrebbe rivelato la chiara percezione della situazione da tempo latente:

La corruzione del popolo ha la sua principale radice nella corruzione del clero. Da questa derivano i mali del Cristianesimo; la fede illanguidisce, la religione si cancella, la libertà viene posta in ceppi, la giustizia calpestata, si moltiplicano gli eretici, gli scismatici si fanno avanti, gli increduli si fortificano, i Turchi riescono vincitori.

Anche signori e sovrani, spesso accecati dalla ricerca del potere, imponevano balzelli,  esercitavano una violenza quotidiana, si facevano protagonisti di arbitrii, anche nei confronti della comune appartenenza alla Chiesa romana.

Raniero da Ponza apparve, a Innocenzo III, come l’uomo giusto per affrontare questi scenari complessi.