Un legame profondo e indissolubile, nel suo nome e nella sua vita, unisce frate Raniero e Ponza.
Questo è innegabile, pur nella mancanza di fonti precise che indichino con esattezza  data e luogo della nascita e il nome della sua famiglia.

Si sa con certezza che la sua condizione di monaco lo portò a risiedere temporaneamente in vari fra i molti monasteri, e anche nelle sue molteplici missioni fu certo ospite di sedi monacali nelle quali era abitudie trovare accoglienza, in particolare, per chi vestiva abiti religiosi.

In ogni caso, è però indiscutibile il fatto che Raniero è passato alla Storia come Raniero da Ponza, per due precise e precoci attestazioni.

Così lo qualifica infatti una precoce testimonianza su di lui, scritta quando era ancora in vita, nella quale si narra della sua adesione alla proposta religiosa di Gioacchino da Fiore a Petralata.

Si tratta della Vita beati Joachimis abbatis che afferma:

[A Petralata] venne da lui per primo frate Raniero… Egli venne dai confini del Regno, dall’isola di Ponza, per ascoltare la sapienza del novello Salomone…

Se così non fosse stato, sarebbe stato possibile che un monaco di Ponza (poco nota) venisse aggregato idealmente alla non lontana abbazia di Fossanova, in territorio laziale, ma improbabile che un monaco di Fossanova venisse qualificato come proveniente dall’isola di Ponza.

La seconda fondamentale testimonianza è contenuta in una lettera del Cardinale Ugolino Conti da Segni, futuro papa Gregorio IX, quando rivela la richiesta di Raniero:

Crescendo di giorno in giorno la sua solida coerenza monacale, ottenne di poter tornare nell’isola di Ponza, per poter effondere le sue parole in un ambito più familiare.

La citazione esplicita e completa del suo nome connesso a Ponza comparve per la prima volta nella forma “Rainerius de Pontio” in un manoscritto databile attorno al 1300.

Nella Storia si consolidò così il nome di Raniero da Ponza, come testimoniano le fonti più antiche e attualmente disponibili che parlano di lui.

 

 

LUOGHI E PERSONE

 

Le fonti rivelano che una grande affinità e una comune esperienza legò Raniero da Ponza con Gioacchino da Fiore, uno dei protagonisti del pensiero religioso e mistico di quei secoli. Li unì una medesima aspirazione ad una spiritualità più autentica e senza compromessi,

La dinamica dei rapporti fra i due monaci può essere letta sulla base delle due aree geografiche che furono la culla della loro vita e della loro testimonianza spirituale, aree fra le quali troneggiava, come cardine del monachesimo locale e universale, l’Abbazia di Montecassino.