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Il più antico documento scritto disponibile della lettera di Ugolino Conti da Segni
è costituito da un codice, il Salem IX, 30, datato attorno al 1230.

Agli abati e ai fratelli dei monasteri di Fossanova, Casamari e Salem.
Fratelli,
infelice e derelitto, non riesco a trovare conforto all’infinità dei miei dolori, dai quali sono straziato e tormentato ogni giorno, di fronte alla morte del padre e fratello Raniero di incancellabile memoria, trafitto dalla improvvisa sventura della scomparsa di colui che per lunghi giorni ha tentato di portarmi alla luce, perché dentro di me il Cristo prendesse forma, lasciandomi però ancora immaturo e imperfetto, come un padre che abbandona il figlio prima che egli abbia visto la luce.