CLARIS ORTUS NATALIBUS
Un cronista di poco posteriore, il monaco cistercense Radulphus de Coggeshale, o Ralph di Coggeshall, attorno al 1220 attribuì a Raniero la discendenza da una famiglia illustre, «claris ortus natalibus», ovvero “sorto da progenie illustre” senza indicarne tuttavia il nome.
Racconta testualmente Rodolfo:
Viveva infatti in un monastero vicino a Roma un certo monaco, di nascita illustre, dottissimo nelle Scritture, ma, cosa più importante, eccelso nella santa religione e nei buoni costumi, che, per quanto poteva, rifiutò le alte cariche di ogni promozione e aderì fermamente alla povertà che aveva intrapreso. Questo maestro si chiamava Raniero … e, per la sua encomiabile onestà, divenne molto familiare al Papa.
Per chi valutasse da lontano, e Ralph scriveva dall’Essex in Inghilterra orientale, anche Ponza si localizzava “vicino a Roma”.
Le vaghe indicazioni sulle sue origini familiari provocarono ricerche sui possibili casati ai quali fosse appartenuto. Fra questi emersero i conti di Suio, nel cui albero genealogico era presente più di un Raniero, ma senza connessioni certe con il monaco ponzese.
Anche la data di nascita è ignota e, dal parallelismo con la vita di Gioacchino da Fiore, autorevole figura di pensatore mistico della seconda metà del XII secolo, vissuto fra il 1130 e il 1202, si può ragionevolmente supporre che anche Raniero sia nato in data prossima al 1130.
